MI PRESENTO
Sono Emilia Biviano, psicologa e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico.
Mi sono laureata all'Università di Urbino Carlo Bo e specializzata presso la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Ravenna.
Oltre allo studio privato, a Pesaro collaboro con la Caritas e con la Onlus "Nonno Mino", associazione per il sostegno dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie.
Nel mio lavoro parto dal presupposto che ogni persona vive le esperienze in maniera del tutto personale e diversa dalle altre, in base alle sue caratteristiche uniche e alla sua storia personale. Di conseguenza il mio primo obiettivo è quello di conoscere il paziente per cercare di capire insieme a lui cosa gli sta accadendo e perché.
Si tratta di un lavoro di collaborazione basato su ascolto ed empatia, in cui riflettere insieme su emozioni, sentimenti, relazioni e altri meccanismi psicologici personali.
Con rispetto e delicatezza nei confronti dei tempi psichici del paziente, si procederà dunque insieme, lungo un percorso di comprensione e accettazione di sé.

AMBITI DI INTERVENTO
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Ritengo che fornire un elenco di ambiti di lavoro sia un po' riduttivo rispetto alla grande varietà di difficoltà e problematiche esistenti, che non si riduce solo al problema della psicopatologia, ma si estende al campo delle relazioni, con se stessi e con gli altri, spesso intrecciandosi tra loro.
L'elenco qui sotto è dunque riportato come punto di riferimento, ma è solo in parte rappresentativo.
-Disturbi d'ansia, di umore, di personalità.
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-Difficoltà nelle relazioni, ad esempio con un partner, un figlio, un genitore o altre persone significative.
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-Difficoltà di autostima, insicurezza rispetto a sé stesso e alla propria identità personale.
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-Sostegno in fasi difficili e dolorose della propria vita, ad esempio a causa di un lutto, di una separazione, del pensionamento, di difficoltà lavorative e personali.
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-Sostegno ai FAMILIARI di persone con un problema fisico o cognitivo invalidante, come ad esempio la demenza.
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-Percorsi di comprensione e conoscenze di sé.
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Lo psicologo non si occupa solo di persone che hanno una psicopatologia più o meno grave: si può chiedere aiuto anche quando si vive un momento di difficoltà, di dolore, di solitudine, di relazioni problematiche, quando ci si sente perduti e insoddisfatti di sé, o semplicemente per conoscersi e capirsi un po' meglio.
Fare un percorso di psicoterapia è come costruire un grande puzzle.
Ogni tessera rappresenta un aspetto della vita: esperienze, ricordi, relazioni con gli altri, immagine di sé, caratteristiche di personalità, autostima, insicurezze e così via.
I colori di ogni tessera sono le emozioni e i sentimenti che danno senso e vivacità a ogni cosa, i punti di incastro il significato personale attribuito ad ogni vissuto. Mentre i margini contengono tutto al loro interno, dando un limite e differenziandoci dagli altri.
Le mani sono lo strumento di lavoro, che possono essere paragonate alla relazione di fiducia e collaborazione tra paziente e terapeuta.
Costruire un puzzle è un lavoro lungo e faticoso: ci vuole pazienza, perseveranza, a volte ci rilassa altre ci rende nervosi; lo stesso vale per la psicoterapia che è dolorosa ma anche di aiuto e sostegno.
Alla fine tutti i sacrifici fatti saranno ricompensati: l'immagine che ne uscirà fuori sarà più armoniosa, chiara, completa. La guarderemo con ammirazione e apprezzamento, soddisfatti del lavoro svolto.
Il puzzle completo è come la nuova immagine di sé che si ha alla fine del lavoro di psicoterapia.
